Principalmente, la tecnologia di virtualizzazione del processore (o virtualizzazione della CPU), ha come obiettivo principale il miglioramento della gestione delle risorse dedicate alle macchine virtuali: grazie a un insieme di istruzioni “aggiuntive”, il processore è infatti in grado di elaborare in modo più rapido le informazioni provenienti dalle macchine virtuali, aumentando le prestazioni e livelli di sicurezza e affidabilità, sia per il sistema host (quello installato sul computer) che per il sistema guest (quello virtualizzato).
Ciò permette di far “girare” le macchine virtuali in modo più fluido, mettendo a disposizione di queste ultime parte delle risorse hardware disponibili sulla macchina reale e “facendo credere” loro di star funzionando su un PC reale e non su una virtual machine. Il tutto senza minare stabilità e sicurezza del sistema reale.

Tale funzionalità può essere identificata con diversi nomi: Intel VT-x (per le CPU Intel), AMD-V (per le CPU AMD) o, ancora, Hypervisor o Hyper-v (in quest’ultimo caso, la cosa si riferisce generalmente al sistema di virtualizzazione proprietario di Microsoft).
Allo stato attuale delle cose, per poter emulare sistemi operativi tramite software quali VirtualBox, VMWare, BlueStacks (e altri emulatori Android) o, ancora, il Sottosistema Linux per Windows, è importante che la tecnologia in questione risulti attiva sul processore installato nel computer, altrimenti il gestore virtuale genererà un errore in fase d’esecuzione.
Vedremo come abilitare le tecnologie Intel VT-x/AMD-V/Hypervisor mediante il BIOS o il sistema UEFI presenti sul computer. Ti raccomando di attenerti scrupolosamente alle indicazioni che andrò a fornirti e di non eseguire altre operazioni in BIOS/UEFI, specie se al di fuori delle tue competenze: intervenire in modo errato su determinati parametri può provocare malfunzionamenti del sistema operativo, di una o più periferiche installate sul computer o sull’intero PC.

Come verificare se il PC supporta la virtualizzazione della CPU

 

 

Come attivare la virtualizzazione del BIOS nel PC

se possiedi un PC abbastanza recente (e dotato di Windows 10 o Windows 8.1), è molto probabile che su di esso sia presente, in luogo di BIOS, il sistema UEFI: sarà dunque necessario accedere a quest’ultimo per attivare la virtualizzazione della CPU.

  • per accedere a UEFI da Windows 10, fai clic destro sul pulsante Start (l’icona della bandierina situata in basso a sinistra), seleziona la voce Impostazioni e accedi alle sezioni Aggiornamento e sicurezza e Ripristino (a sinistra).   Start > Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Ripristino
  • A questo punto, clicca sul pulsante Riavvia ora corrispondente al riquadro Avvio Avanzato, attendi il caricamento delle opzioni di riavvio e clicca, in sequenza, sui pulsanti Risoluzione dei problemi, Opzioni avanzate, Impostazioni firmware UEFI e Riavvia.
  • Se tutto è filato liscio, al riavvio successivo, dovresti ritrovarti al cospetto della schermata iniziale di UEFI, mediante la quale accedere alle opzioni relative alla configurazione del processore.
  • Nel mio caso (scheda madre ASUS con CPU Intel), per esempio,
    • devi cliccare sul pulsante relativo alla Advanced Mode/Modalità avanzata (F7),
    • seleziona Advaced in alto
    • poi sulla voce relativa alla CPU Configuration/Configurazione CPU e, infine,
    • impostare su Enabled/Attivo l’opzione relativa alla Intel Virtualization Technology, avvalendoti dell’apposito tasto.
  • In alternativa, puoi raggiungere il medesimo risultato cliccando sul pulsante Shortcut, collocato nella schermata principale di UEFI, e poi sulla voce relativa alla CPU Configuration. Quando hai finito, non dimenticare di confermare le modifiche apportate, cliccando sul tasto Exit/Esci e scegliendo l’opzione Save Changes/Salva.

 

Come attivare virtualizzazione BIOS Windows 7 e, in generale, sui computer non dotati di UEFI.

 

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come-attivare-la-virtualizzazione-nel-bios-(Aranzulla)